Co.P.A.E

consiglio economico parrocchiale
Motivazione

 

NATURA E FUNZIONI DEL CO.P.A.E.

La particolare natura della parrocchia esige che l’amministrazione del patrimonio e delle

attività parrocchiali sia compiuta non senza il consiglio e la partecipazione dei christifideles

laici. Più precisamente: non da loro, ma con loro. La regola del Consiglio affari economici non

è la “democrazia”, – istituzione non ecclesiale, – ma la “comunione” ricercata nella libertà del

confronto e nella responsabilità.

La funzione “consultiva” del Consiglio non va sminuita al punto da declassarlo a livello

di “commissione tecnica” incaricata di dare un parere su di una questione, limitatamente

all’aspetto economico; il Consiglio ha una competenza “parrocchiale”, e cioè tecnicoamministrativa e pastorale.

 

SCELTA DEI MEMBRI

È da sottolineare il carattere ecclesiale del C.P.A.E.. I membri devono essere scelti in base

alla loro competenza; essi però sono anzitutto fedeli, chiamati ad un servizio da svolgere non in

base a criteri puramente amministrativi, ma in riferimento a principi di ordine specificamente

ecclesiale, primo fra tutti quello dei fini propri dei beni temporali della Chiesa: “ordinare il

culto divino, provvedere ad un onesto sostentamento del clero e degli altri ministri, esercitare

opere di apostolato sacro e di carità, specialmente a servizio dei poveri” (can. 1254 § 2).

Per questo il C.P.A.E. deve avere un rapporto costruttivo con il Consiglio Pastorale

parrocchiale e con l’intera comunità parrocchiale, di cui è espressione.

Membri del Co. P.A.E.
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don Tomasz

Picture of Laura Tellini

Laura Tellini

Picture of Francesco Santagata

Francesco Santagata

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Roberto Benelli

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Simona Manetti