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Lisbona Gmg 2023 (1-08-2023: 1° giorno di GMG a Lisbona)

Questa mattina c’è stato il nostro risveglio nelle case delle famiglie ospitanti, quest’ultime si sono mostrate dal primo momento calorose e accoglienti, trattandoci come dei figli da accudire. Alle 9:30 siamo andati nella piazza di Sant’Isidoro dove non solo ci siamo incontrati con tutta la diocesi di Firenze, ovvero 700 ragazzi, ma abbiamo anche ballato, cantato e festeggiato il primo giorno di una settimana piena di avventure, sorrisi, preghiere e pianti, si perché ci commuoviamo tanto. Gli abitanti di sant’Isidoro ci hanno mostrato prima con una parata e poi con i balli tipici portoghesi la loro immensa gioia, contagiando tutti coloro che stanno attorno perché la trasmettono attraverso un solo sguardo.
Dopo cori, danze e tanto divertimento abbiamo pranzato e siamo subito partiti per arrivare alla meta principale di questa GMG ovvero Lisbona, siamo subentrati in questa città semplice, ma nella sua semplicità è unica perché ciò che la differenzia sono gli abitanti, speciali perché sanno accoglierti con un sorriso. Abbiamo preso la metropolitana e ci siamo accorti che sventolando la bandiera tutte le persone degli altri paesi del mondo che incontravamo ci sorridevano e ci salutavano dicendo le tipiche parole italiane e facendo la tipica mossa con le mani (🤌🏻), dopo un pezzo di strada pieno dei nostri cori e dei nostri saluti siamo arrivati all’entrata del campo in cui si celebrava la messa, c’erano veramente tante persone, tante bandiere che sventolavano e coloravano le strade di Lisbona. Entrati nel campo ci siamo sistemati e ad un certo punto Maryam e Maria Giulia hanno conosciuto un seminarista portoghese che ci ha raccontato in spagnolo la sua conversione nella fede, il suo percorso in seminario e la sua forte volontà di diventare prete, perché come ha detto lui, Dio è sempre in mezzo a noi e la GMG è l’evento che conferma la sua presenza, perché tramite gli occhi e i cuori delle persone puoi vederne la bellezza e quindi la fede in Dio che ci accomuna. Alle 19 è iniziata la messa ed è stato un momento di comunione e condivisione, in diverse lingue e con la fede sempre presente. Il vangelo di Luca racconta di Maria che visita sua cugina Elisabetta. Don Tomasz ci ha fatto notare che il vangelo concilia con ciò che stiamo vivendo in questi giorni: ci mostra come l’accoglienza sia il primo segno di amore, proprio come nelle famiglie che ci stanno ospitando!

Articolo scritto da Maryam.

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